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LA BOHÈME - UN PROGETTO INTERNAZIONALE DI RAINA KABAIVANSKA

 ph. Ivo Popov

 

Nel mese di dicembre del 2010, entro il progetto “Raina Kabaivanska presenta i suoi studenti sul palcoscenico internazionale”, il Teatro Nazionale d’opera e balletto di Sofia ha messo in scena sul proprio palcoscenico l’opera “La Bohème” di Giacomo Puccini. Il progetto è su idea di Raina Kabaivanska e viene realizzato sotto la guida della Nuova Università Bulgara. Partners dell’avvenimento sono il Teatro Nazionale d’opera e balletto di Sofia e il Teatro comunale “Luciano Pavarotti” a Modena.

“La Bohème” è stata messa in scena a Sofia appositamente per gli allievi di Raina Kabaivanska – interpreti bulgari ed italiani della scuola dell’illustre attrice lirica, studenti delle sue classi all’Accademia “Vecchi-Tonelli” a Modena, all’Accademia Chigiana a Siena e alla Nuova Università Bulgara a Sofia. Con questa manifestazione termina la decima edizione del Master class internazionale di Raina Kabaivanska alla Nuova Università Bulgara. Il primo Master class di Raina Kabaivanska in Bulgaria viene organizzato dalla Nuova Università Bulgara nel 2001 e nel 2002 Raina Kabaivanska costituisce un fondo alla Nuova Università Bulgara che continua la sua attività beneficiente in Bulgaria. Il Fondo assegna delle borse di studio a giovani interpreti lirici in Bulgaria e in Italia. Più di 100 giovani interpreti dei cinque continenti hanno preso parte alla Master class della Nuova Università Bulgara e circa 40 sono i borsisti del fondo che hanno continuato i loro studi da Raina Kabaivanska e sono stati presentati dalla grande attrice lirica sul palcoscenico professionale.

Gli spettacoli a Sofia – il 9-10-12 e 14 dicembre – sono stati realizzati sotto la direzione del maestro Aldo Sisillo – direttore del Teatro comunale “Luciano Pavarotti” a Modena, la messa in scena è sotto la regia di Boyko Bogdanov, mentre il regista degli spettacoli era Vera Petrova. I ruoli principali erano interpretati da studenti di Raina Kabaivanska in Italia e in Bulgaria – Maria Agresta, Dorotea Doroteeva, Silvia Teneva – Mimì; Cristina Baggio, Maria Radoeva e Vera Girginova – Musetta; Marco Frusoni e Kiril Shabanov - Rodolfo; Daniel Stefanov e Vesselin Mihailov – Marcello; Matteo Ferrara – Schaunard; Kostadin Mechkov – Colline.

Kabaivanska che ricordiamo con l’interpretazione straordinaria dei due ruoli femminili – Mimì e Musetta, aveva scelto forse apposta quest’opera per il suo progetto a Sofia, per dare la possibilità a ognuno dei suoi discepoli di presentarsi nel modo migliore in un’opera con ruoli equivalenti. Alcuni degli interpreti, particolarmente gli studenti italiani di Kabaivanska, conosciamo bene dalle loro interpretazioni sul grande palcoscenico, per altri invece questo era un debutto commovente con un successo da ricordare. Di Maria Agresta ci ricordiamo da Sferisterio di Macerata dell’estate del 2010 dove lei era la vera sorpresa del festival con la sua interpretazione brillante del ruolo di Odabella di “Attila”. Cristina Baggio – laureata del premio per migliore interprete per il 2010 di Armel Opera Competition and Festival, ce la ricordiamo dal suo recente debutto a Budapesta in “L’Ange de Feu” di Prokofiev. Ben noto è pure Matteo Ferrara con le sue molteplici partecipazioni sui palcoscenici dei teatri lirici italiani, nonchè il tenore Marco Frusoni con il suo debutto e le partecipazioni promettenti in Italia e all’estero durante il 2010. Il pubblico in Italia, in Germania e in Bulgaria conosce Maria Radoeva,Vera Girginova, Dorotea Doroteeva e Silvia Teneva sia da concerti che dalle loro partecipazioni sul palcoscenico lirico. Con debutto forte in questo progetto di Kabaivanska sul palcoscenico del Teatro Nazionale d’opera e balletto di Sofia si sono presentati il tenore Kiril Shabanov, borsista del fondo “Raina Kabaivanska” per il 2009 e per il 2010, i baritoni Daniel Stefanov e Vesselin Mihailov, borsista del fondo “Raina Kabaivanska” per il 2010 e il giovane basso promettente – Kostadin Mechkov. Il pubblico di Sofia aspettava gli spettacoli con grande interesse visto che erano stati preannunciati da Raina Kabaivanska nel mese di ottobre a Sofia quando lei ha inaugurato la 150-esima stagione giubillare del primo teatro lirico bulgaro insieme al suo direttore Plamen Kartalov. Due mesi circa i giovani interpreti venivano preparati per i loro ruoli da un pianista accompagnatore, dal regista e dalla Raina Kabaivanska stessa. Gli spettacoli erano un vero avvenimento per la capitale bulgara. Le sale affollate a tutti i quattro gli spettacoli (una cosa rara oggigiorno) hanno applaudito a lungo i giovani interpreti. Si capisce che il pubblico raggiungeva dei punti di estasi alla comparizione di Raina Kabaivanska alla fine degli spettacoli, adorata sia dai suoi studenti che dal pubblico. Evidentemente la qualità degli spettacoli, particolarmente riguardo alla preparazione vocalica degli interpreti, aveva ricordato il periodo di fioritura dell’arte lirica e l’entusiasmo e il lungo inchino dinanzi a Kabaivanska era un gesto di gratitudine e stima profonda per la sua cura per l’arte e la sua eternità.

La manifestazione ha avuto luogo sotto gli auspici del Sindaco di Sofia, del Ministro dell’istruzione, della gioventù e della scienza e dell’Ambasciatore della Repubblica Italiana in Bulgaria e si è realizzato grazie alle borse di studio del Fondo “Raina Kabaivanska” presso la Nuova Università Bulgara e la sponsorizzazione essenziale della fondazione “L’America per la Bulgaria”.

Durante l’anno prossimo il progetto continuerà con una nuova messa in scena di “La Bohème” sul palcoscenico del Teatro comunale “Luciano Pavarotti” a Modena come una produzione comune tra questo teatro italiano, il Teatro Nazionale d’opera e balletto di Sofia e la Nuova Università Bulgara.

George Tekev
Direttore Esecutivo della Nuova Università Bulgara,
manager del progetto